I tempi in cui l'EP era un "simbolo" della musica "indipendente", sono andati... almeno in Italia.
Da due anni a questa parte (con l'esplosione definitiva, quasi ridicola, quest'anno), con i reality musicali (o pseudotali) che regalano a turno alle major cantanti che, grazie a pochi mesi in tv, nascono già con un fan-base di grandi dimensioni, l'EP è diventato il modo più semplice per riuscire a sfruttare il momento (provvisorio?) di fama.
Il prezzo è basso, l'impegno messo è spesso minimo (poche canzoni e molto spesso cover) e il risultato, almeno inizialmente, è assicurato.
E' particolare come questa "moda" sia tipicamente italiana, negli altri paesi mediamente i cantanti che escono dai reality pubblicano degli album "veri e propri", naturalmente (ahimè) creati da altri e costruiti a tavolino, e non per forza la settimana immediatamente successiva al termine del programma (vedi Leona Lewis).
"Batti il chiodo finchè è caldo", come si può dare torto? alla fine tutto ciò nel breve termine fa bene sia alle major sia ai cantanti letteralmente catapultati al successo. Di base però c'è il problema dello snaturare la creatività dell'artista a favore di un prodotto bello che fatto.
Questi EP si ascoltano in un attimo e in molti casi questo è solo un bene...
Premesso che le valutazioni sono in ottica generale (per dire, un 10 lo si da a Dark Side Of The Moon, un 9 ad una pietra miliare, un 8 ad un grande album/capolavoro, un 7 ad un bell' album, un 6 ad un album con spunti interessanti ma anche lacune, un 5 ad un album trascurabile, un 4 ad un album brutto, un 3 ad un album dannoso ecc..) e ricordando che da inizio anno solo una quindicina di album italiani sono sopra al 6, ecco quello che penso degli EP usciti quest'anno:
ALESSANDRA AMOROSO - Stupida : 5, qualche cosa interessante c'è, soprattutto a livello italiano ci sono alcuni lati vocali nuovi. Le canzoni sono passabili ma banali.
VALERIO SCANU - Sentimento : 5, la voce c'è e pure tanta. Il problema di base è che è una voce che si adatta perefettamente a canzoni troppo melense. Possono piacere, de gustibus, ma faccio fatica a considerare Musica canzoni di questo tipo.
LUCA NAPOLITANO - Vai : 4, dei tre che ho sentito da Amici è quello che convince meno. La voce è meno anonima di quanto si pensi ma i pezzi sono veramente di basso livello e i veri cantautori scrivono e cantano i pezzi tutti da soli...C'è anche un pezzo di Gigi D’Alessio, ecco, ne basta già uno...
MATTEO BECUCCI - Impossibile : 5, buona parte del voto va alla voce (ottima) e alla cover di Power Of Love, il resto è molto piatto e l'inedito (solo uno?) è veramente brutto.
THE BASTARD SONS OF DIONISO - l'Amor Carnale : 6, finalmente un EP che si discosta dai canoni della bella (dove?) canzone italiana, certo c'è un approccio molto "teen" (che attirerà quel tipo di fan che rischia di rovinare la credibilità) ma ci sono anche cose interessanti, l'inedito non è male, specie la coda finale, Contessa non è una semplice cover e ci mettono del loro. Hanno un march
JURY - Mi Fai Spaccare Il Mondo : 5 , ancora molto ingenuo sia nello scrivere che nell'eseguire ma ha la mentalità giusta per poter sfornare (in futuro) qualcosa di interessante. A suo agio quando sta sul pop-rock (un po' "piano" e un po "soul") straniero come in Chariot e Drops Of Jupiter, meno quando va in territori più difficili
NOEMI - Briciole : 5/6, poteva osare molto di più e invece l'EP ha un respiro molto più pop tradizionale rispetto a quanto ci si aspettava. Poteva essere una specie di Janis Joplin made in Italy invece rischia di diventare una nuova Giusy Ferreri. Neanche un brano straniero, dove forse dava il meglio.
8 comments:
Al di la' del fatto che i tuoi gusti si possano condividere o meno, questi articoli sono veramente interessanti. Finalmente si sente una critica motivata serena ed equilibrata ai lavori dei vari interpreti. in Italia si passa dagli urli delle ragazzine alle lodi sperticate e probabilmente non disinteressate dei vari giornalisti musicali.
Grazie mille ;)
ANKE A ME E PIACIUTA KUESTO POST MA VORREI CHIEDERTI COSA NE PENSI DEL CD DI MARCO CARTA MOLTI DICONO CHE SIA UN CD FATTO BENE TU COSA NE PENSI?? GRAZIE IN ANTICIPO...
Ciao!
credo che il problema sia quello comune a quasi tutti questi ragazzi, cioè quello di avere una buona voce, non sfruttata come sarebbe giusto. il problema sono le canzoni che fa, o che, purtroppo, gli fanno fare..
rispondendo alla tua domanda "è un cd fatto bene", dipende...da un ottica di mercato è fatto molto bene, tutte le canzoni sono potenziali singoli radiofonici, tutte belle costruite per vendere...ma è proprio lì il punto debole.
A OK KMQ A KUANTO VEDO KMQ SIA IL CD DI CARTA STA ANDANDO BENE E VENDE O MI SBAGLIO? IN RADIO IL SUO ULTIMO SINGOLO SENTO CHE PIACE E STA ANDANDO MOLTO SECONDO ME E LA MIGLIOR TRACCIA DEL CD... TU SINCERAMENTE LO HAI COMPRATO IL SUO CD? POI SECONDO ME MAGARI E SOLO UNA MIA IDEA MA ANKE TU VEDI CHE ORMAI I CD FATTI ANCHE DAI GRANDI NON HANNO PIU QUEL EFFETTO E QUELLE CANZONI CHE PRENDONO PER ESEMPIO IL SINGOLO DI EROS A ME NN PIACE FORSE E QUESTIONE DI GUSTO MA NON CREDO.. O IL CD DI LAURA PAUSINI MI SEMPRE PIU SOTTOTONO RISPETTO MAGARI A UN RESTA IN ASCOLTO HO QUELLI DI EROS SECONDO ME SI STA ANDANDO A UNA SITUAZIONE DI CANZONI PER LE RADIO E BASTA CHE NE PENSI??
secondo me la musica italiana che passa per le radio non è tanto peggio di quella di Amici o X Factor...
i cosidetti "big" italiani hanno il solito problema di base..per me la musica è altra :D
Mi pare di capire che non ti piace la musica leggera italiana soprattutto perchè la trovi scontata, sbaglio???
Poi sugli ep la penso abbastanza come te anche se i testi della Amoroso non sono banali, anzi piuttosto impegnati...e i Bastardi sono assolutamente sopravalutati...voci insignificanti e un testo dell'inedito che mi sà di già sentito, forse riprendono da musica esterofila e questo me li rende ancor meno credibili, boh!
Per molti di loro è comunque un inizio e quindi credo sia impossibile che siano pronti vocalmente o artisticamente a qualcosa di molto buono anche perchè sono lavori abbastanza affrettati.
Su Marco Carta mi prende la voce per cui finisco con apprezzare pure testi meno interessanti, come stile il nuovo cd è molto variegato e ha dei pregi anche se davvero spero che in futuro possa avere autori e testi più originali e non trascurerei di prepararlo a cantare in futuro in inglese dove il timbro rende al massimo.
Purtroppo ho l'impressione che invece i discografici hanno intenzione di fare almeno un cd all'anno e di aspettare non ci pensano proprio.
esatto
oltre che scontata, lontana dal vero concetto di musica intesa come arte.
nella musica leggera italiana (ma non solo italiana), il concetto base è il prodotto da vendere, non la musica in quanto tale.
Quindi si potrebbe valutare la musica leggera più che altro su come sia stato creato il prodotto, se è ben fatto, se è adatto alle radio ecc..ma sono tutte valutazioni che poco han che fare con la musica.
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