King Krule - 6 Feet Beneath the Moon: la vita vista dagli occhi di un giovanissimo genio - 7+
Mayer Mayer Hawthorne - Where Does This Door Go: Mayer torna a convincere - 6,5
Glasvegas - Later... When the TV Turns to Static: scittura bella tonda ma sorprese nulle - 5/6
White Lies - Big TV : in ripresa, ma non siamo sicuramente di fronte ad un must- 6+
Weekend - Jinx: bel dischettino, un paio di pezzoni e il resto a completare - 6/7
Michael Franti & Spearhead - All People: i bei tempi sempre più lontani. Mammamia. 4+
Swim Deep - Where the Heaven Are We: leggero e piacevole, discreto esordio. - 6+
Minks - Tides End: 2° lavoro per i newyorkesi, devono ancora trovare propria la strada. - 6
Mac Miller - Watching Movies With the Sound Off: quanto è migliorato rispetto al debutto! - 6,5
Postiljonen - Skyer: con Atlantis si vola (M83+Washed Out), ma anche il resto è all'altezza. - 7
Speedy Ortiz - Major Arcana: overrated su P4K, buona opera prima di old indie-nostalgia. - 6/7
Travis - Where You Stand: il (buon) mestiere non basta. 6-
Washed Out - Paracosm : cambio di rotta, le idee ci sono anche se un po' confuse. - 6,5
Medichine - To The Happy Few: ritorno dopo molti anni per i gaze-noise-poppers americani - 6.5
No Age - An Object: cambio di rotta non del tutto condivisibile - 6+
Soft Metals - Lenses: synth-pop fatto con gusto ma a conti fatti non memorabile. - 6
Royal Teeth - Glow: pop ingenuo e spensierato banale e paraculo. - 4,5
The 1975 - The 1975: hanno trovato la via per il successo in modo astuto - 6+
The Polyphonic Spree - Yes, It's True: una manciata di buoni pezzi pop e poco altro. 5/6
Avenged Sevenfold - Hail to the King: nel complesso sullo stesso livello degli ultimi due. - 5+
Nine Inch Nails - Hesitation Marks: a tratti non male ma nel complesso non fanno più la differenza.- 6+
Earl Sweatshirt - Doris: altra bombetta dal giro OFWGKTA - 7-
The Civil Wars - The Civil Wars: la noia vince sul resto - 5/6
Ka - The Night's Gambit: atmosferico, old-school, slow... uno dei dischi rap dell'anno. - 7
Raffertie - Sleep Of Reason: debutto post-step con colori r&b un po' fuori tempo massimo. - 6
Delorean - Apar: bombetta tardo estiva/pre-autunnale per gli spagnoli. 6/7
Nadine Shah - Love Your Dum and Mad: tra folk e cantautorato alt, bel debutto, intenso. - 7-
A$AP Ferg - Trap Lord : tanta baldanza gangsta (t)rap dalla crew A$AP Mob - 6,5
James Holden - The Inheritors: un Holden sempre più articolato ed interessante - 7
Crash Of Rhinos - Knots: altro tassello per una grande annata emo-comeback - 7
Moderat - II: la premiata ditta modeselektor+apparat è in forma - 7
Selebrities - Lovely Things: synth-wave piuttosto ordinaria - 6+
His Electro Blue Voice – Ruthless Sperm: made in Italy via SubPop, post-punk d'assalto. - 7-
The Dodos - Carrier : continuano nella mediocrità senza più raggiungere i livelli di Visiter. - 6
Superchunk - I Hate Music: dignitoso ritorno dopo vari anni per gli US indie/alt-rockers - 6+
Holograms - Forever: meglio dell'omonimo esordio, prima parte notevole. - 7
Forest Swords - Engravings: etno-new wage per giovani goth incappucciati - 7
Pop. 1280 - Imps of Perversion: ritorno sulla breve distanza per i Sacred Boners di NY - 6.5
Gorguts - Colored Sands: potenza e tecnica a + di 10 anni di distanza, sempre al top. - 7
London Grammar - If You Wait: bel debutto (ch)art-pop, tra XX e Florence - 7-
Porcelain Raft - Permanent Signal: un Mauro Remiddi alla ricerca della pop-song perfetta - 6/7
Caged Animals - In The Land of Giants: weird pop un po' inconcludente - 6-
Pure Bathing Culture - Moon Tides : piacevole debutto di singolare dreampop - 7-
Tripwires - Spacehopper: tra brit e sonorità '90s, debutto convincente. - 6/7
Deap Valley - Sistrionix: tra riot grrrl e garage rock blues... meh... - 5,5
Bell X1 - Chop Chop: elegante pop-rock, composto e posato. - 6
Girls In Hawaii - Everest: tra alti (Misses) e bassi, i GIH si confermano solidi autori. - 6,5
Grouplove - Spreading Rumors : il secondo lavoro dei californiani. tra fake-indie e alt-pop - 5+
Laura Veirs - Warp and Weft: a 15 anni dagli esordi, uno dei suoi dischi migliori - 7-
Samaris - Samaris: i giovani islandesi mettono le basi per qualcosa, forse, di più grande - 6+
Julia Holter - Loud City Song: un anno dopo all'ottimo Ekstasis, Julia migliora ancora - 7+
Alela Diane - About Farewell: dopo il passo falso Alela torna in forma - 7-
Franz Ferdinand - Right Thoughts, Right Words, Right Action: nulla di nuovo ma compatto - 6+
The Weeknd - Kiss Land: delusione piuttosto forte dopo gli ottimi EP degli ultimi anni - 6
Arctic Monkeys - AM : scimmie artiche in forma dopo un periodo di transizione. - 7
Factory Floor - Factory Floor : tra minimal wave e techno, il trip digitale all'ennesima potenza. - 7
MGMT - MGMT : usciti di senno in direzione Flaming Lips con risultati alterni - 6.5
Diana - Perpetual Surrender: dal canada sensualità in battuta elettronica - 6.5
Babyshambles - Sequel To The Prequel: poche idee sviluppate con poca verve - 6-
Modern Life Is War - Fever Hunting: hc-melodico ibrido fatto come si deve - 7-
Julianna Barwick - Nepenthe: una parola: celestiale. - 7
Newsted - Heavy Metal Music: l'ex bassista Metallica con un discreto disco old school - 6
Braids - Flourish // Perish : bella svolta art-pop. Ricercato e articolato. - 6/7
Cloud Control - Dream Cave : piacevole secondo disco per gli australiani - 6+
FKA Twigs - EP2 : FKA davanti ma la sostanza non cambia, altra bombetta a 4 tracce - 7+
Volcano Choir - Repave : il side project di Justin Vernon rimane meno affascinante - 6/7
The Naked & Famous - In Rolling Waves: piacevole contemporaneità pop - 6.5
Okkervil River - The Silver Gymnasium: in ripresa ma non sono più gli OR di una volta - 6.5
Goldfrapp - Tales Of Us: dopo la delusione di Head First, si torna su buoni livelli - 6/7
Drenge - Drenge : consigliato principalmente ai fan del garage rock - 6+
God Is An Astronaut - Origins: una piccola svolta nel loro post-rock li mantiene a galla - 6.5
Crocodiles - Crimes of Passion: jangly noise pop senza troppe pretese, giusto così - 6/7
White Hills - So You Are... So You'll Be: su formato lungo non convincono ancora - 6+
Pins - Girls Like Us: stereotipi riot grrrl e anonimo garage con poche idee. - 5.5
Man Man - On Oni Pond: involuzione - 5/6
The Royal Concept - Goldrushed : tra Phoenix e impresentabili tormentoni pop - 4.5
Avicii - True: tutto - o quasi - quello che la dance music non dovrebbe essere - 3.5
Chelsea Wolfe - Pain Is Beauty: Chelsea Wolfe ragazza continua a convincere - 7
Icona Pop - This Is... Pop: electropop/dance eccessivamente furbo, tra alti e bassi - 5/6
Lorde - Pure Heroine: l'EP prometteva meglio, ma l'età è dalla sua. - 6
Pond - Hobo Rocket: il psy-rock dall'Australia convince meno dell'anno scorso. - 6+
Neko Case - The Worse Things Get... : disco di classe - 7
Willis Earl Beal - Nobody knows.: si conferma senza brillare. Live rimane un must see - 6/7
Chvrches - The Bones of What You Believe : attesi a lungo non deludono. Synth-pop al top. 7
Placebo - Loud Like Love: forse meglio del precedente, ma band ormai finita - 5.5Kings Of Leon - Mechanical Bull: verso l'oblio... per il momento ancora dignitosamente. - 6
Santo Niente - Mare Tranquillitatis: gradito ritorno, molto Massimo Volume - 6/7
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