10/01/2008

Dischi d'oro e platino sono basati sulle copie distribuite, non su quelle realmente vendute.

/// EDIT 09/2010 - il metodo di certificazione è cambiato - LEGGI QUI ///



E' quella del titolo la conclusione a cui si arriva spulciando la rete e informandosi di qua e di la, ma partiamo da una semplice frase:

"l'album di pinco pallino ha ricevuto il disco di platino grazie a X copie vendute"

Cosa c'è di sbagliato in questa affermazione??

A prima vista nulla, ogni parola è vera e assume il suo vero significato, però c'è una furbata all'interno.
Una furbata che ormai è diventata la prassi, la normalità.

Quale?

La furbata sta nello non specificare A CHI quelle copie sono state vendute.

il lettore o spettatore medio davanti a tale affermazione penserebbe subito che siano le copie realmente vendute ai consumatori.
In verità, invece, l' affermazione sarebbe da completare in questo modo : "l'album di pinco pallino ha ricevuto il disco di platino grazie a X copie vendute AI NEGOZI" ovvero grazie alle copie distribuite (shipped).

il procedimento di certificazione (che è quello che assegna i dischi d'oro e platino) è ben spiegato QUI.
Cerco di tradurlo brevemente:

"la casa discografica deve richiedere una certificazione e pagare per essa. quello che accade dopo è che la casa discografica deve fornire tutti i documenti legali che confermano il "livello" preteso, dopo di che ogni NRA (National Recording Associations (NRA e.g. the RIAA, BPI, IFOP, IFPI, ARIA, RIAJ)) ha persone che vanno e controllano se questo numero è vero controllando il "libro" della casa discografica, questo processo è conosciuto come "audition".
Quello che viene controllato è il numero di copie DISTRIBUITE, NON le copie realmente vendute.
Le case discografiche controllano solo il "manufacturing" e la distribuzione di un album (o singolo), non le reali copie vendute...cosa che può avvenire eventualmente solo dopo tanto tempo dopo la distribuzione iniziale."

fonte : Ukmix - Chart Analysis


Di seguito riporto vari casi che dimostrano il fatto:

QUI "There’s the counting of records shipped, not sold; I’ve seen discs certified platinum that have actually SoundScanned fewer than 700,000 copies. On the other side of the ledger, there are discs that are under-certified because of the RIAA’s outmoded system requiring labels to request certification—short-changing dozens of classic Motown artists, for example."

QUI e QUI discrepanze fra copie vendute e certificazioni in USA

QUI "certifications are based on shipments reported by labels, not actual sales, so the number of pieces sold"

QUI e QUI "«È tutta una questione di punti di vista». E spiega che le case discografiche e il sindacato non calcolano le vendite nello stesso modo: le vendite di cui parlano i label si riferiscono agli stock ordinati dai negozi di dischi: «È con questi dati» osserva Zelnick «che l’album della Bruni è stato certificato doppio disco d’oro»" - Il Secolo XIX

QUI “caso Grignani” (al primo posto con 50.000 copie, mentre Alexia era solo al ventiquattresimo nonostante il riconoscimento del disco d’oro da parte della Sony per la medesima quantità di copie vendute)" - Confcommercio


----------

Questo senza contare tutte le volte che si è letto di album già disco di platino (o più) nella prima settimana (o addirittura il giorno stesso) con dati assurdi..cose come doppio platino in Italia nel prima settimana , 140.000 copie, per album che vendono (dati reali) cifre simili in paesi con un mercato 5 volte il nostro..

Per fortuna alcuni paesi come USA,UK (credo unico paese in cui le certificazioni sono, da qualche tempo, basate sulle reali copie vendute) ,Giappone, Australia o Canada divulgano i dati reali mostrando in modo evidente come le certificazioni siano basate sulle copie distribuite e non sulle copie vendute.
Capita ad esempio di trovare già platino (70.000 copie) dopo due settimane il nuovo disco dei Kings Of Leon in Australia con appena 40.000 copie vendute (dato undercover.com.au).


Tornando all'affermazione di partenza ""l'album di pinco pallino ha ricevuto il disco di platino grazie a X copie vendute" si può quindi aggiungere che quelle copie può anche essere che siano state realmente vendute come no. Possiamo avere tre casi:

- L'album ha venduto meno della certificazione : caso più frequente e soprattutto nei primi mesi.

- L' album ha realmente venduto circa quanto la certificazione : solitamente si arriva a questo stato quando la certificazione è vecchia di qualche settimana,mese,mesi..dipende da come va l'album. Caso raro e "provvisorio".

- l'album ha venduto più della certificazione : caso abbastanza raro, ma frequente dopo anni della pubblicazione, anche perchè non sempre vengono ricertificati ogni volta.
Oppure in quei periodi "provvisori" in cui l'album è ad esempio platino (almeno 70.000 distribuite) da mesi, ne ha vendute 90.000 e distribuite 130.000 che non bastano per ricevere il secondo platino (140.000), quindi l'album in quel momento sarà platino con 90.000 copie vendute.



Basandomi sulla serie di link e articoli presenti in questo post, concludo dicendo che ormai quello di equiparare i dischi d'oro e platino (e in generale le copie distribuite) alle copie vendute, purtroppo è diventata una prassi e solo in pochi ,chi è interessato e ha voglia di informarsi, sanno come come stanno le cose.
In più il metodo delle certificazioni ha il problema (come spiegato in uno dei link) che da un lato le certificazioni solitamente tendono ad essere maggiori delle vendite reali, dall'altro che in alcuni casi (non pochi e soprattutto dopo anni dalla release) gli album sono "sotto-certificati" ovvero che hanno venduto più della certificazione. Questo succede quando una label non vuole o si "dimentica" di certificare un album.
Capita così che si hanno album certificati in un modo esagerato con cifre che, forse, raggiungeranno in anni e anni e altri sotto-certificati.

Sicuramente si continuerà a fare confusione e probabilmente è una cosa che interessa a pochi, però sarebbe giusto fare un po' di chiarezza, perchè ora come ora si fa fatica a capire come stanno realmente le cose.

No comments: