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9/01/2017

Uscite Discografiche Agosto 2017

The Cribs - 24-7 Rock Star Shit: ennesimo disco poco più che mediocre per gli inglesi - 6+
Manchester Orchestra - A Black Mile to the Surfaceconsistente, tra indie e alternative anni 00. - 7-
Childhood - Universal Highmeno indie-psych-pop e più soul nel secondo disco. Evoluzione interessante - 6.5
Brockhampton - SATURATION: l'esordio del collettivo HH più importante dai tempi dell'OFWGKTA - 7-
Kirin J. Callinan - Bravadoalbum eclettico tra art-glam pop e EDM. Ospiti d'onore. - 6/7
Everything Everything - A Fever Dream: come il precedente, inizialmente irrita ma con gli ascolti conquista - 7
Girl Ray - Earl Grey: buon compromesso tra chamber e twee. - 6/7
Steven Wilson - To the Bone: il suo disco pop (se così si può dire...). Riuscito. - 6/7
Kesha - Rainbow: svolta alla Joanne (ma complessivamente più apprezzabile) - 6
Grizzly Bear - Painted Ruins: sempre bravissimi. Superata la noia iniziale regala soddisfazioni - 7
Frankie Rose - Cage Tropicalcontinua il buon percorso solista, questa volta in veste maggiormente new wave - 6.5
Samantha Urbani - Policies of Power EP: l'ex leader dei Friends tra r&b, pop '80s e groove - 6
Dent May - Across the Multiverse: fatica ad affascinare il quarto disco dell'americano - 6
Milo - Who Told You to Think​?​?​!​!​?​!​?​!​?​!: ottimo disco di rap fatto con il cervello - 7
Naomi Punk - Yellow: siamo al limite della cacofonia. Questa volta hanno esagerato - 5/6
The Pains Of Being Pure at Heart - 
The Echo of Pleasure: non troppo incisivo il quarto album dei Pains - 6+
Widowspeak - Expect the Best: a tratti pieno di fascino ma complessivamente non impressiona - 6.5
XXXTENTACION - 17: controverso e musicalmente interessante il giusto. Comunque importante per capire il 2017 - 6
Brockhampton - SATURATION IIun passo avanti rispetto a SATURATION. Potenziale enorme - 7
Gordi - Reservoir: onesta ma si confonde in mezzo alle altre mille indie-art poppers - 6
Ghost Poet - Dark Days + Canapés: altra conferma di coscienza underground/art/hip-hop/spoken - 7-
Turnover - Good Nature: sempre meno punk. Inferiore rispetto all'ottimo Peripheral Vision - 6+
The Fresh & Onlys - Wolf Lie Down: compitino nel complesso (come sempre) piacevole - 6.5
Liars - TFCF: ormai da solo, Angus non frena il percorso eclettico e confusionario del brand Liars - 6/7
The Sherlocks - Live For The Moment: indie UK senza spunti personali - 6
Oh Sees - Orc: nel frattempo hanno già ri-cambiato il nome, ma il disco è una bomba psych - 7
Nadine Shah - Holiday Destination: indie rock cantautorale fuori da qualsiasi contesto/movimento - 6/7
EMA - Exile in the Outer Ring: torna su ottimi livelli dopo il meno riuscito The Future's Void - 7
Queens Of The Stone Age - Villains: il loro più brutto insieme a Era Vulgaris ma comunque non da buttare - 6.5
The War On Drugs - A Deeper Understanding: forse sotto a LiTD ma serio candidato ad album dell'anno - 7.5
Brand New - Science Fiction: atteso e apprezzabilissimo ritorno. Alt, emo, indie e rock a modo loro. - 7+
Downtown Boys - Cost of Living: bordate punk-rock a raccontare i nostri giorni - 6/7
Lil Peep - Come Over When You're Sober, Pt. 1 : una mezza boiata - 4.5
King Gizzard & the Lizard Wizard - Sketches of Brunswick East: episodio ad altezza jazz-rock-bossanova - 7-Guggi Data - Pop/Rock: mente dietro a tante band della Luxury in formato (brit) pop/rock - 7
LCD Soundsystem - American Dream: ottimo ritorno sulle scene per James Murphy - 7+
Filthy Friends - Invitation:  superband un po' imbolsita - 6
Iron & Wine - Beast Epic:
album minore per il cantautore americano - 6

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