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10/21/2015

Un buon motivo per stare alla larga dagli articoli musicali dei quotidiani nazionali.

Uno solo, non cinque, ed è questo

Vedi articolo "Musica indie = qualità? Non proprio. Ecco 5 buoni motivi per stare alla larga da Dente, I Ministri…" pubblicato sul Fatto Quotidiano.

All'interno dell'articolo emergono tanti aspetti che andrebbero approfonditi

1) "Musica indie = qualità? Non proprio" : di base è un'affermazione corretta, sebbene di media nella musica "indie" (cosa è indie e cosa no è sempre più difficile da dire...) ci sono aspetti qualitativi maggiori rispetto alla musica preconfezionata per le radio. Non tutto ciò che è indie merita attenzione... tutto vero, ma perché questa crociata? Proprio ora? Eheh

2) I nomi citati... ora l'autore dell'articolo è uno che scrive ovunque da anni e non credo che sia possibile che ai tempi si sia perso certi passaggi fondamentali ma:

Dente esce per una major e di indie non ha nulla (cantautorato = indie?, diverso dai clichè sanremesi = indie?), al massimo poteva appartenere alla "scena indie" un sei-sette anni fa nel momento dell'ascesa. Ora dici Dente e non pensi alla scena indie, almeno spero.

I Cani. Seriamente... stiamo entrando nel 2016 e ancora stiamo a parlare dei Cani come fenomeno sociale (questo vale pure per la chiosa sugli hipster finale)? I Cani sono stati un fenomeno sociale e se vogliamo "indie" a cavallo tra 2010 e 2011. Punto. Per qualche mese sono stati l'affresco generazionale dei ventenni alternativi o wannabe tali, poi basta. Tirare in ballo la strumentazione approssimativa peggiora poi la situazione: chi ha detto che è necessario un impianto da 10.000 euro e dieci anni di lezioni di chitarra? Ben vengano le proposte lo-fi se ben caratterizzate.

Ministri. Anche qui... hanno il disco nuovo fuori (tra l'altro major come quasi tutti i precedenti) e ok, ma i Ministri, per chi l'indie lo bazzica davvero, hanno smesso di essere una band da tenere in considerazione da tre album a questa parte. Detto questo, i Ministri sono (e sono sempre stati) un gruppo rock-pop iper-convenzionale, che ci azzeccano con l'immaginario indie?

Le Luci della Centrale Elettrica... e allora vedi che c'eri ai tempi di "Canzoni da spiaggia deturpata"?. Il merito non era solo dei produttori ma anche suo. Che non si sia più saputo ripetere su quei livelli e che tenda a ripetersi è un dato di fatto, ma veramente siamo qui ad appenderci al fatto che non sappia cantare, mettendo in mezzo tre dei massimi esponenti della musica italiana tutta degli ultimi 3 decenni (Giovanni Lindo Ferretti, Emidio Clementi e Offlaga Disco Pax)?

Il quinto nome? Il non trovato nome femminile. Davvero non veniva in mente Maria Antonietta che ha lo stesso retaggio "indie"-2010 dei nomi precedenti?
P.S. magari un ascolto all'ottimo disco degli Any Other farebbe cambiare idea sul concetto

3) Seriamente se proprio non piacciono i nomi citati (e ci sta), perché non fare un articolo del genere nel 2011?


Informarsi di musica sui quotidiani nazionali mediamente vuol dire subire l'ennesimo lavaggio del cervello a favore di pochi. Fortunatamente non sono tutti ultrasessantenni cresciuti a Mina e Rai1 (non faccio nomi ma ce ne sono tanti) e di tanto in tanto c'è anche gente preparata che però finisce per scendere a compromessi e quindi invece che scrivere un articolo sulla PC Music e sull'accelerazionismo finisce per parlare dei selfie di Arisa o dei clippini di Vasco Rossi, o forse, peggio ancora, del concertone del 1° Maggio o dello Sziget.
Da questo compromesso, dettato principalmente da motivi economici, non uscirà mai una linea editoriale in grado di parlare veramente di ciò che avviene attualmente nel mondo musicale.
Poi ovvio, c'è anche tanta incompetenza, ma per questo per fortuna ci pensa Il Mio Amico Wilko

P.S. off-topic, ma forse no, faccio due nomi di X-Factor che sono piuttosto interessanti, nonostante siano in telvisione (che cattivoni!):
1) Landlord
2) Urban Strangers







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