Cosa resterà degli anni novanta?
Attraverso i dati forniti da Spotify è possibile analizzare il diverso appeal che oggi hanno gli album più venduti degli anni '90. Dalla visualizzazione sottostante emergono chiaramente alcuni punti di riflessione:
- La pop music ha regalato alcuni best-seller assoluti scalfiti però dal tempo. Torna forte quindi il classico concetto di musica usa e getta, musica che dopo qualche mese di enorme successo viene lasciata sugli scaffali (e in parte lo si intuiva già dalle classifiche "catalog"). Si tratta magari di album trainati da 1-2 hit mondiali con poco altro materiale degno di nota (l'esempio di Let's Talk About Love di Celine Dion è lampante)
- I bestseller rock/metal e, soprattutto alternative rock/pop di base (ovvero quei dischi che mediamente formano i gusti nella fase adolescenziale/post-adolescenziale, Nirvana, RHCP, Pearl Jam...) invece continuano ad essere ascoltati molto frequentemente.
- I dischi di culto assoluto (OK Computer) e i dischi-capolavoro in un certo senso "riscoperti" grazie ad internet, alla cultura webzinara e in parte alle recenti reunion (MBV e NMH ad esempio) sono oggi più ascoltati degli album pop più venduti degli anni '90.
N.B. Il dato Spotify è la media armonica tra i plays delle singole tracce. In questo modo si ha un valore complessivo pulito da deviazioni da hit-single.
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