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3/15/2015

Uscite Discografiche Marzo 2015 - 1° Parte

Carl Barât and The Jackals - Let It Reign: l'altro Libertines con un disco onesto, destinato ai fan - 6+
The Pop Group - Citizen Zombie: Y era un capolavoro, 36 anni dopo non è rimasto quasi nulla - 5+
Gang of Four - What Happens Next: stesso discorso dei Pop Group, ma questo è pure peggio - 4+

Nite Fields - Depersonalisation: interessante ma ancora acerbo debutto post-punk/coldwave - 6.5
BC Camplight - How to Die in the North: bel dischetto pop, ma non lascia il segno - 6.5
Purity Ring - Another Eternity: ancora bella roba, ma il debutto era di tutt'altro livello - 6/7
Dutch Uncles - O Shudder: sempre più Wild Beastsiani, ma manca la zampata vincente - 6/7
Dan Deacon - Gliss Riffer : eccentrico come sempre, ma in veste più pop. Funziona, a tratti. - 6/7

Spectres - Dying: noise/psy/space post-punk, onesto ma destinato solo ai cultori del genere - 6.5

Future Brown - Future Brown: progetto/collabora di livello, singoli bomba ma il disco delude - 6+
Years & Years - Y &Y EP: potrebbero esplodere - 6+

Falling In Reverse - Just Like You: /bestemmia censurata/ - 3+
AirLands - AirLands : fa un po' melo-pop-rock anni zero ma tutto sommato è gradevole - 6+


BADBADNOTGOOD & Ghostface Killah - Sour Soul: ci si aspettava di più - 6.5
José González - Vestiges & Claws: la classe è sempre quella, ma esce a corrente alternata - 6.5
Sufjan Stevens - Carrie & Lowell: torna al cantautorato folkish e sforna un (altro) capolavoro - 7.5
Grave Pool - Mnemonics: leggermente monocorde, ma bei suoni dreamy - 6/7
Noel Gallagher's High Flying Birds - Chasing Yesterday: altra prova di ottima scrittura pop-rock - 6/7
Jack Ü - Skrillex and Diplo Present Jack Ü: incolore collabora tra Skrillex e Diplo - 4.5
Will Butler - Policy: debutto per il fratello di Win (Arcade Fire). Indie rock diretto - 6,5
Madonna - Rebel Heart: più a fuoco degli ultimi due dischi, ma fondamentalmente non muove nulla - 5/6
Colleen Green - I Want to Grow Up : non riesce ad andare oltre alla stereotipata immagine di cantantella indie - 6+
Linea 77 - oh!: l'ispirazione è rimasta principalmente nei testi, ma non è da buttare - 6
Theesatisfaction - EarthEE: secondo capitolo di vellutato soul&r&b contaminato rap - 6.5
Rixton - Let The Road : versione aggiornata delle boy-band - 3/4
Kid Rock - First Kiss : altro giro redneck rock al limite del ridicolo - 4-
Misterwives - Our Own House: allegri e sbarazzini ma ingredibilmente fastidiosi - 4+
Susanne Sundfør - Ten Love Songs : due/tre chicche pop e il consueto gusto art - 7
Torche - Restarter : nulla di nuovo, altra batosta stoner per gli amanti del genere - 6+
Of Montreal - Aureate Gloom: contrariamente ai tempi d'oro, ora non riescono più a fare la differenza - 6
Lower Dens - Escape From Evil: To Die in L.A. pezzone, il resto è ok ma ci si aspettava il grande album... - 7-
Swervedriver - I Wasn’t Born to Lose You: solido e onesto ritorno dopo 17 anni di pausa - 6/7
Raury - Indigo Child EP: tra tradizione, pop acustico e hip hop - 6+
Pile - You're Better Than This : post-hc macinato trasversalmente da infuenze noisey-math.  - 6/7
Steven Wilson - Hand. Cannot. Erase.: il suo disco "pop" - 7
Public Service Broadcasting - The Race for Space: un passo indietro rispetto all'esordio - 6+
Jukebox the ghost - Jukebox the ghost : un paio di ballate e troppo glee-pop - 5
The Airborne Toxic Event - Dope Machines : piccola svolta elettronica. Decisamente meglio del precedente. - 6+
Moon Duo - Shadow of the Sun: altro bel dischetto di genere (retro psy-pop) per i due californiani - 6/7


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