Pinkshinyultrablast - Everything Else Matters : disco di debutto di interessante dream-gaze - 7
Until The Ribbon Breaks - A Lesson Unlearnt : ma alti e bassi, non si capisce ancora bene cosa voglia fare - 6-
Giovanni Truppi - Giovanni Truppi: bel dischetto, tra lampi di genio e passaggi un po' così - 6/7
Hardwell - United We Are: truzzo-music al 100%, un paio di pezzi però pompano bene - 5
Benjamin Clementine - At Least For Now : songwriter d'altri tempi e voce d'impatto. Bell'esordio - 7
Motorama - Poverty : terzo centro per i russi e il loro mix di post-punk e jangle-pop - 7
Disappears - Irreal : post-punk sperimentale, acido e kraut. Il problema è lasciare traccia - 6.5
Indiana - No Romeo : discreto - ennesimo - disco di synth-electropop. - 5/6
Pond - Man It Feels Like Space Again: forse il miglior disco dei Pond? - 6/7
Matana Roberts - Coin Coin Chapter Three: River Run Thee : sempre valida... ma alla lunga... - 6/7
The Amazing - Picture You: disco da viaggio, altra conferma per gli svedesi - 7-
Seafret - Oceans EP : potrebbero esplodere... mano sul cuore e via. - 5/6
Drake - If You're Reading This... : fondamentalmente overrated, ma è ok. - 6.5
Lupe Fiasco - Tetsuo & Youth : grande e inattesa rivincita dopo due dischi disastrosi - 7-
Twerps - Range Anxiety : più strutturati rispetto all'espordio e altro bel dischetto - 6/7
Axel Calder - Strange Dreams : bozze un po' incolori per il collaboratore di Mac DeMarco nei Makeout Videotape - 6
Menace Beach - Ratword : sguaiatezza noise-indie per la superband inglese. Poche sorprese - 6
Jib Kidder - Teaspoon To The Ocean: voce da ubriaco, folk, psichedelia e mood eccentrico. A tratti ok - 6+
Carpenter Brut - Trilogy: ingloba i tre EP, tra synthwave, horror-synth, (John) Carpenter e french touch - 6/7
Napalm Death - Apex Predator - Easy Meat: ancora in forma, ma disco destinato solo ai fan. - 6.5
Title Fight - Hyperview : la svolta shoegaze-noise della band post-hc convince a metà - 6,5
Papa Roach - F.E.A.R. : ma chi glielo fa fare di continuare a produrre dischi come questo? - 4+
Colapesce - Egomostro: più coraggioso del previsto, ma manca un po' dell'immediatezza dell'esordio - 6/7
Father John Misty - I Love You, Honeybear : il debutto aveva tre pezzoni, ma ha l'aria del classicone - 7+
John Carpenter - Lost Themes: il maestro dell'horror-synth si rifà vivo in periodo di revival - 7-
The Subways - The Subways : a parte il discreto debutto, gruppo dimenticabile - 4/5
Natalie Prass - Natalie Prass : classicismo e cantautorato venato soul. Brava, molto, con un pizzico di noia - 7-
Imagine Dragons - Smoke and Mirrors: un occhio alle classifiche e l'altro... pure - 4+
The Districts - A Flourish and a Spoil: per essere una band indierock con il the davanti nel 2015 sono anche ok. - 6+
Umberto Maria Giardini - Protestantesima: non tutto è top come Urania, ma altro buon lavoro per il già-Moltheni - 6/7
Auden - Some Reckonings: bella storia (tutta italiana) la loro e bel disco, tra emo e hc. - 6.5
Peace - Happy People : dopo un onesto esordio sembrano destinati a sparire - 6-
Kodaline - Coming Up For Air : il primo EP rimane l'unica cosa valida realizzata dalla band - 4.5
Mikky Ekko - Time: delusione dopo le buone premesse degli scorsi anni - 4+
Mount Eerie - Sauna : sbilenchissimo cantautorato lo-fi dronizzante. Viaggione - 7
A Place To Bury Strangers - Transfixiation: fedeli a se stessi, oscuri più mai. Ma si necessitano cambiamenti... - 6/7
Elle King - Love Stuff : tipo una Adele finto-rock. Perchè? - 4.5
Ibeyi - Ibeyi: bell'esordio di art pop contaminato per le gemelle Ibeyi - 7-
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