Verso la fine del 2010 avevo fatto un gioco, provando a prevedere quali sarebbero stati il miglior album e miglior film del 2011.
Il film era The Tree Of Life. Per mesi sono stato certo del fatto che sarebbe stato un film epocale... mi bastava il trailer per convincermene:
The Tree Of Life
Trailer visto almeno una trentina di volte (non sto scherzando...).
La data di uscita doveva essere quella del 27 Maggio, poi anticipata (solo per l'Italia credo) al 20 e poi al 18. Distribuito a quanto pare in poche copie (UCI e Medusa preferiscono tenersi cinepanettoni o Pirati dei Caraibi 1000).
Dopo un attesa del genere non potevo non andarlo a vedere il primissimo giorno... e infatti...ore 22:30, al Lumiere di Bologna, sulla mia bella poltrona e in buona compagnia eccitato come un bambino che aspetta il Natale.
Sono tornato a rivederlo oggi, due giorni dopo, anche per rivivere certe emozioni.
--- attenzione da qui in avanti SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER ---
Il film si apre con una sequenza da brivido. Immagini delle origini dell'universo, accompagnata da musica lirica e da una voce che si rivolge a Dio... si va dal nulla cosmico ai dinosauri lasciando a bocca aperta. Poi cambia tutto e ci troviamo nell'america anni '50, una bella famiglia da american dream. Non sto ad entrare troppo nei dettagli, vi dico solo che il "protagonista" è uno dei tre figli di Brad Pitt e Jessica Chastain. Tutto è incentrato sulla scelta interiore: seguire la via della grazia (la madre... buona, permissiva ecc..) o della natura (il padre... duro, egocentrico ecc..).
Veramente splendido il modo in cui vengono mostrati i primi anni di vita, con quei colori così onirici e rassicuranti che effettivamente ricordano quelle sensazioni che tutti abbiamo vissuto da piccolissimi e di cui oggi abbiamo solo qualche vago ricordo... così come le esperienze pre adolescenziali... facile insomma immedesimarsi nella storia.
Per fortuna tutto questa è solo una parte del film (forse un po' troppo lunga in alcuni punti), ci sono infatti parecchi "flashfuture" in cui Sean Penn interpretà il ragazzino protagonista da adulto, con la sua vita di uomo di apparente successo, ma che ancora lotta dentro di sè e che ancora non ha dimenticato il fratellino morto da adolescente.
Quasi all'improvviso si riviene catapultati fra immagini di fuoco e pianeti spenti seguiti da una sorta di metafora (forse...) del paradiso.
Non sono voluto andare troppo nei dettagli perchè
1) E' un film che non si riesce a spiegare a parole, sia come trama sia come concetti che ci sono dietro (alcuni di difficile comprensione)
2) E' un viaggio... non c'è bisogno di troppe spiegazioni, bisogna semplicemente viverlo e lasciare che le immagini si susseguano.
Commenti e idee sparse:
- il "to the end of time" è veramente da pelle d'oca
- la main track del trailer (la musica della seconda parte per intenderci) purtoppo non si sente mai durante il film...
- la scena che si vede nel trailer con i bambini che ballano sul tavolo non mi sembra di averla vista nel film
- nella sequenza finale, ad un certo punto (quasi all'inzio, dopo il fuoco e il "to the end of time") per tipo un decimo di secondo si vede una specie di Flash, come un implosione universale... ecco quella "scena" (corta ma intensissima) secondo me è proprio l'apice del film... brividi su brividi.
- la prima volta ero partito con aspettative troppo troppo troppo alte, mi aspettavo qualcosa di super definitivo e non probabilmente non sono riuscito a godermi il film come avrei dovuto... ad ogni scena mi aspettavo qualcosa di super mega emozionante e facendo così non mi sono lasciato andare. Durante la seconda volta invece ormai sapevo cosa mi sarei aspettato e mi sono lasciato guidare dalle immagini, senza pretese di chissà cosa... e devo dire che sono uscito dalla sala senza neanche quel briciolo di "delusione" che mi aveva accompagnato la prima volta.
Gran film... probabilmente non quello che mi sarei aspettato (il film della vita), ma sicuramente un'opera di altissimo valore.
Malick è crollato nel peso delle proprie ambizioni. Assolutamente non mi ha convinto per niente, ridatemi la sottile linea rossa, i giorni del cielo, la rabbia giovane.
ReplyDelete