Citando il gran film dei fratelli Coen, "Non è un paese per vecchi", vi riporto un dato abbastanza interessante ed esplicativo: l'età media degli artisti che hanno venduto di più in Italia nel 2009.
Ho controllato l'età dei cantanti (nel caso di gruppi, del loro leader) dei 30 album più venduti del 2009 sia per l'Italia sia per l'Inghilterra. Il risultato parla chiaro:
ITALIA : 42,77
INGHILTERRA : 31,43
Disarmante no??
Due le principali cause:
- L'Italia è un paese vecchio in tutti i settori, specialmente quelli culturali e i media tradizionali non fanno altro che alimentare questo iper-tradizionalismo (Sanremo, ospitate, programmi per pensionati ecc..). Il fatto che siamo indietro per quanto riguarda Internet poi di certo non aiuta.
- Il ricambio generazionale arriva quasi solo esclusivamente dai Talent Show (se togliamo i ragazzi dei talent l'età media si alza a 44,93), che spesso e volentieri sono fenomeni stagionali. Senza contare il fatto che buona parte della musica proposta da questi prodotti suona "obsoleta", tradizionale e vecchia.
Allora accontentati del 38,16 uscito fuori dalla media degli anni dei cantanti del 2010 (solo la prima metà dell'anno però xD).
ReplyDeleteSiamo un paese vecchio ma non lo si può cambiare. E' vecchio non solo nella musica, nella tv, nella cultura (e via di seguito) ma l'Italia è anche vecchia come popolazione. Siamo uno dei paesi più vecchi del mondo, e forse è proprio questo dato che salva la discografia italiana. Quale giovane va a comprare un CD? Nell'ambiente in cui vivo sono davvero pochi, pochissimi...Forse il 10%. Ma a queste persone non do tutti i torti. I CD costano troppo (forse per questo sta iniziando la moda degli EP) ed un adolescente che prende di media 25/30 euro a settimana non può permettersi di spendere soldi nella musica. Ci sono tanti fattori che vanno a sfavore della discografia, soprattutto per i più giovani. Paese troppo caro, stipendi troppo poveri; grazie che poi l'Olanda ci supera come mercato.